Quanto costa un impianto VMC e quale scegliere
Quali sono i fattori che influenzano il costo di un sistema di ventilazione, le tipologie di VMC, il costo per ciascun tipo di impianto.
Ci sono tantissimi fattori diversi da considerare quando si sceglie un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata per la propria casa o luogo di lavoro. Il primo passo è distinguere tra un edificio nuovo oppure un’abitazione o uffici già occupati, magari con possibilità di ristrutturazione ma senza lavori in muratura invasivi o che portino via troppo tempo.
Anche le dimensioni dell’unità abitativa, se casa singola, villetta a schiera oppure appartamento, e come sono disposte le stanze vanno considerate attentamente. Infine, il numero di persone che ci abitano e le loro abitudini sono fattori fondamentali per scegliere il giusto impianto VMC.
Tipologie di VMC
Sul mercato sono disponibili principalmente due diverse tipologie di ventilazione forzata:
- VMC Centralizzata: il sistema viene gestito da un’unica macchina centrale, che immette aria pulita ed estrae l’aria viziata, occupandosi sia del recupero di calore che della filtrazione dell’aria. L’aria viene distribuita e prelevate tramite apposite condutture, che richiedono, come la macchina, spazi dedicati e separati dagli ambienti occupati.
- VMC Decentralizzata o Puntuale: l’aria di ogni stanza viene gestita da una macchina dedicata, che contiene sia lo scambiatore di calore che il sistema di filtri per il trattamento dell’aria. L’aria viene immessa e prelevata direttamente dalla macchina, che va montata su un muro perimetrale, senza passare per conduttore o tubi.
Costo per tipologia di impianto
Il costo di un impianto VMC dipende in larga misura dalla tipologia e dalle dimensioni dello stesso. Data un’abitazione di media grandezza, un impianto standard di Ventilazione Centralizzata costerà, con tubature ed accessori, circa 7.000 euro, a cui vanno aggiunti i costi necessari ai lavori di muratura per gli spazi tecnici dedicati (stanza per la macchina e controsoffitti o pareti di cartongesso per i tubi) e il costo periodico di sanificazione delle tubature, un’operazione complessa ma indispensabile che va effettuata regolarmente per evitare l’accumulo di polveri e batteri nei tubi.
I sistemi di VMC decentralizzata riducono in modo significativo i costi accessori e semplificano l’iter di installazione, perchè richiedono solo i fori di carotaggio sulla muratura e l’allaccio alla corrente per funzionare. Il costo medio per singola unità si aggira attorno agli 800/1.000 euro, con grosse variazioni a seconda della tipologia di macchina (se vuoi saperne di più leggi questo articolo che confronta il flusso singolo alternato e il doppio flusso continuo). L’unica manutenzione da effettuare si limita sostanzialmente alla sostituzione dei filtri, da effettuarsi circa ogni sei mesi.
Altri fattori che influenzano il costo
Ovviamente, a seconda del tipo di impianto i costi possono variare anche di molto. Le principali voci di costo sono:
- Scambiatore di calore: il costo varia a seconda della tipologia , della sua efficienza e se si tratta di uno scambiatore di tipo entalpico (in grado di recuperare anche il calore latente dell’aria esausta).
- Sensori: appositi sensori che misurano gli inquinanti come VOC, anidride carbonica CO2 e percentuale di umidità dell’aria vanno ad incidere sul prezzo, ma consentono lo sfruttamento ottimale della macchina che regolerà in automatico il funzionamento a seconda della qualità dell’aria.
- Optional: telecomando, luci LED integrate, App per la gestione da dispositivi mobile; sono tutti accessori che possono rendere smart la gestione delle macchine VMC.
- Filtri: anche la qualità dei filtri e la relativa classificazione in termini di performance concorrono al costo. Un filtro di categorie fine, ad esempio, è fondamentale per arrestare pollini e polveri sottili contenuti nell’aria esterna, per immettere in casa solo aria pulita e filtrata.
Come scegliere l’impianto VMC?
Ipotizziamo che il cliente o il progettista termotecnico, valutate attentamente le esigenze di ventilazione e determinate le portate di ricambio d’aria, considerati i vincoli di progetto propendano per un impianto di ventilazione forzata decentralizzato distribuito su più unità single-room.
La prima considerazione da fare è se si tratta di un intervento su un nuovo edificio, su un edificio che sta subendo una ristrutturazione importante o su una riqualificazione energetica leggera.
Ad esempio, dove sono previsti lavori di demolizione e rifacimento di murature , risulterebbe sicuramente interessante adottare una soluzione VMC a impatto ridotto integrata nella muratura perimetrale.
Diversamente, in caso di interventi retrofit su case già abitate o in caso di interventi di ristrutturazione leggera in cui non sono previste particolari opere murarie, si può propendere per un impianto composto da più unità VMC a parete installate in alcuni locali dell’abitazione.
In caso di riqualificazione energetica dove è prevista anche una coibentazione termoisolante all’esterno edificio, la scelta migliore potrebbe essere un sistema VMC installato direttamente nel cappotto.
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