Logo Helty blu

Riapertura scuole e qualità dell’aria: a che punto siamo?

riapertura_scuole_qualità_aria

Il tema della preparazione delle classi in vista della riapertura scuole di settembre è destinato a tenere banco per tutta l’estate.

Come ricordato in questi giorni dal Direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità e componente del CTS Ranieri Guerra “La situazione è in continuo divenire, il 31 agosto è in programma una conferenza di consenso con almeno altri 30 Paesi per confrontare le esperienze. In assenza di prove conclusive sui rischi del riavvio dobbiamo basarci sulle esperienze, valutare chi ha fatto che cosa e dove è andata meglio”.

Per istituti scolastici e amministrazioni locali lo sforzo da sostenere, in termini finanziari ma anche di idee, può diventare la leva di un cambiamento importante se si coglie l’occasione per ripensare le scuole anche dal punto di vista della salubrità e della sostenibilità ambientale.

Il problema della scarsa qualità dell’aria degli edifici scolastici era ben noto già prima dell’epidemia Covid-19: si pensi al problema dell’esposizione alle polveri ultrafini e agli altri inquinanti aero-dispersi che impatta negativamente sullo sviluppo cognitivo e quindi sul rendimento scolastico degli studenti.

 

Inquinamento indoor nelle scuole italiane: dati recenti

La campagna Che aria tira? condotta tra febbraio e marzo 2020 dal Comitato Torino Respira ha rilevato la qualità dell’aria presso 121 scuole torinesi attraverso l’installazione di provette per il monitoraggio del biossido di azoto.

Dall’indagine è emerso è che:

  • il 99% delle scuole presenta valori superiori al valore di 20 µg/m3 al di sopra del quale si osservano effetti negativi sulla salute
  • il 40% delle 71 scuole dell’infanzia e primarie analizzate presenta valori oltre i limiti di legge

Il progetto di ricerca “Il cambiamento è nell’aria” promosso dalla Libera Università di Bolzano – con la collaborazione di ricercatori e dottorandi dell’Università Iuav di Venezia e delle Università di Trento e Padova – e di Agorà, ha indagato la qualità dell’aria negli edifici scolastici italiani attraverso il monitoraggio continuo di temperatura, umidità, concentrazione di CO2 e illuminamento, mettendoli in relazione anche al comportamento degli studenti e alla normativa di riferimento (in particolare, la EN 16798-1: 2019).

Sono stati rilevati valori di concentrazione di CO2 che superano per più dell’80% del tempo la soglia massima suggerita; per quanto riguarda la portata di ventilazione si è attestata sotto la soglia minima prescritta per oltre il 95% del tempo di esposizione.

Quando si pensa all’inquinamento delle scuole non si può trascurare inoltre il problema dell’inquinamento acustico.

Uno studio condotto nell’ambito del progetto Life Gioconda a Napoli, Taranto, Ravenna ed alcuni Comuni del Valdarno inferiore ha mostrato che la maggior parte dei rumori che interessano i plessi scolastici sono quelli causati o da vicini siti industriali o dal traffico veicolare. Ha confermato inoltre una stretta correlazione tra il fastidio percepito dai ragazzi a causa dei rumori e le loro capacità di comprensione, attenzione e memoria.

 

Come limitare l’inquinamento negli edifici scolastici

Di recente la Cattedra UNESCO per l’educazione alla salute e lo sviluppo sostenibile e la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) hanno diramato specifiche raccomandazioni per garantire un’adeguata qualità dell’aria nelle classi.

I quindici punti vanno dallo stop al sovraffollamento delle classi all’importanza nel gestire una ottimale ventilazione nelle aule anche con sistemi di areazione forzata, dall’igiene personale degli alunni fino all’accurata pulizia dei locali; dall’installazione di termostati e dal monitoraggio continuo di Radon e PM10/PM2.5 alla piantumazione di barriere verdi intorno agli edifici scolastici, valutando anche l’opportunità di utilizzare per l’indoor piante in grado di assorbire inquinanti e l’uso di sistemi di purificazione aria capaci di eliminare anche i virus.

Una buona qualità dell’aria in aula ha dimostrato effetti positivi direttamente riscontrabili anche sul rendimento scolastico degli alunni – ha affermato il Presidente di SIMA, Alessandro Miani – Abbiamo evidenza scientifica del fatto che l’esposizione al particolato e agli altri inquinanti aero-dispersi impattino negativamente sullo sviluppo cognitivo dei bambini, come anche degli adulti. È stato dimostrato che i tassi di ventilazione in classe sono direttamente associati al rendimento scolastico degli studenti e che migliorando la qualità dell’aria delle classi si registrano progressi misurabili nei test di matematica e di lettura. Allo stesso modo nelle scuole con i più bassi livelli di polveri ultrafini da traffico veicolare, particelle di carbonio e NO2, gli indicatori dello sviluppo cognitivo segnano fino a un +13% (come attenzione e capacità di memorizzazione) rispetto alle scuole con documentata scarsa qualità dell’aria e presenza di più alte concentrazioni di inquinanti»,

Indicazioni preziose sono contenute anche nel documento “Qualità dell’aria indoor negli ambienti scolastici: strategie di monitoraggio degli inquinanti chimici e biologici”, elaborato dal Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor dell’Istituto Superiore di Sanità.

Tra i punti essenziali:

  • scelte corrette per l’efficientamento energetico finalizzato ad ottimizzare il livello di benessere e la qualità dell’aria indoor
  • la necessità di effettuare un regolare ricambio dell’aria
  • l’ammodernamento di aule, laboratori didattici specialistici, palestre, uffici, ecc.
  • la scelta di arredi sempre più adeguati alla didattica (e non scelti perché più convenienti o recuperati)
  • la scelta di materiali didattici e di consumo tenendo conto dei livelli emissivi di sostanze inquinanti dei singoli materiali
  • l’attivazione di programmi di tipo educativo e formativo obbligatori per gli studenti e per il personale sui potenziali rischi per la salute provenienti dall’inquinamento.

clicca e scopri di più

Anche tu hai un'esigenza simile?

Articoli correlati

progettazione dimensionamento vmc intervista raisa Progettare il ricambio d'aria

Il ricambio dell’aria con la VMC: intervista con l’architetto Valentina Raisa | Parte 2

La VMC puntuale diventa una soluzione indispensabile per la progettazione "intelligente" di edifici salubri ed energeticamente efficienti. L'arch. Valentina Raisa, progettista esperta in VMC e gestione energia, riporta la sua esperienza "sul campo", evidenziando l'importanza della corretta ventilazione e della qualità dell'aria indoor.

intervista arch. valentina raisa - progettazione vmc Progettare il ricambio d'aria

Progettare edifici salubri ed efficienti con la VMC: intervista con l’arch. Valentina Raisa | Parte 1

L'architetto Valentia Raisa, progettista esperta in VMC e gestione energia, risponde alle nostre domande sui temi del ricambio d’aria e dell'efficientamento energetico, condividendo esperienze e spunti interessanti su come progettare edifici efficienti, isolati ed ermetici, grazie ad una corretta ventilazione dei locali.

dimensionamento_impianto_VMC_puntuale_appartamento Progettare il ricambio d'aria

Installazione, dimensionamento e schema impianto nelle VMC puntuali a doppio flusso continuo

Indicazioni e consigli per l'installazione, il corretto dimensionamento e l'impostazione dello schema impianto per le VMC puntuali a doppio flusso contenuto.

qualità aria scuola norme Progettare il ricambio d'aria

Qualità aria a scuola tra normativa e soluzioni: il punto con l’ing. Clara Peretti

Come orientarsi tra le norme più recenti in tema di qualità dell'aria e ventilazione nelle scuole? Quali sono i concetti più interessanti e quali le indicazioni utili riguardo al ricambio d'aria per dirigenti scolastici e professionisti? Abbiamo intervistato l'ing. Peretti per fare il punto.

VMC scuola Helty Flow 800 Progettare il ricambio d'aria

Qualità dell’aria e soluzioni per la ventilazione nelle scuole tramite impianto VMC

Le soluzioni più efficaci per garantire una buona qualità dell’aria nelle nostre scuole e i risultati ottenuti tramite l’adozione di impianti di ventilazione meccanica in classe. L'ing. Clara Peretti ospite del blog per una pillola sui risultati emersi nel progetto QAES.

qualita aria scuola elementare VMC helty Progettare il ricambio d'aria

Salubrità dell’aria a scuola: è la VMC a fare la differenza

Sei un professionista?

Se sei interessato a rivendere i nostri prodotti o sei un installatore professionista puoi chiedere una consulenza

Registrati ora
Helty per professionisti e installatori di impianti vmc

Resta aggiornato con le guide gratuite!

Per vivere in una casa sana è indispensabile partire dalla conoscenza. Scopri i fattori che influenzano la qualità dell’aria, i rischi invisibili, i comportamenti virtuosi e le tecnologie utili ed efficaci.
Scarica gli ebook Helty

Qualità e prestazioni certificate

Le prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo Qualità Casa Clima ed hanno ottenuto la validazione BioSafe

  • CasaClima_VMC_Prodotto_Qualita
  • Certificazione Biosafe.it

Respira salute

Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.

Vedi tutti gli episodi

Ascolta gratuitamente nella tua app preferita

copertina pagina podcast helty respira salute

Vuoi maggiori informazioni?

Contattaci!